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Assegno unico 2023, il calendario dei pagamenti di novembre

lentepubblica.it • 6 Novembre 2023

assegno-unico-2023-pagamenti-novembreSiamo entrati nel mese di novembre 2023 e, come sempre, è fondamentale conoscere le date dei pagamenti e le informazioni relative all’erogazione dell’assegno unico.


Questo sostegno economico, destinato alle famiglie con figli a carico, rappresenta un importante aiuto economico per molti nuclei familiari in Italia.

L’assegno unico è erogato alle famiglie per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni e senza limiti di età per i figli disabili.

La sua erogazione avviene su base mensile, coprendo il periodo tra il mese di marzo di un anno e il mese di febbraio dell’anno successivo.

Il calendario dei pagamenti dell’assegno unico di novembre 2023

Ecco le date di pagamento dell’assegno unico a novembre 2023:

  • 16, 17, 18 novembre 2023: queste date sono riservate ai nuclei familiari che non hanno subito variazioni nelle loro condizioni rispetto al mese precedente.
  • dal 20 al 30 novembre 2023: 1uesto periodo è destinato ai nuclei familiari che hanno subito variazioni nelle loro condizioni rispetto al mese precedente.
  • primo Pagamento: se si sta per riceverere il primo pagamento, l’importo sarà accreditato alla fine del mese successivo a quello in cui hai presentato la domanda.

Ricordiamo che l’Inps (Istituto Nazionale di Previdenza Sociale) è responsabile per l’accredito degli assegni unici.

Per i percettori di reddito di cittadinanza, è importante notare che è possibile continuare a ricevere l’assegno unico fino a febbraio 2024 sulla stessa carta Rdc.

Ciò offre un periodo adeguato per comunicare la scelta delle modalità di pagamento dell’assegno unico, senza che ritardi nella presentazione della domanda possano compromettere il diritto.

Redditi da considerare

La misura si basa sull’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), ma è importante notare che può essere richiesto anche in assenza di ISEE, basandosi sui dati dichiarati nella domanda.

L’ISEE che si andrà a richiedere nel 2023 si baserà sulla condizione reddituale e patrimoniale al 2021 e sul nucleo familiare attuale. Ai fini ISEE conta, quindi, il nucleo familiare, ovvero quello che risulta nello Stato di famiglia e vanno inseriti i redditi di tutte le persone conviventi e rientranti nello stesso nucleo.

Il diritto alla prestazione è esteso ai nonni per i nipoti unicamente in presenza di un formale provvedimento di affido o in ipotesi di collocamento familiare.

Qui le soglie ISEE:

Tariffa Minima per ISEE Difforme

Infine, a partire dal mese di novembre, sarà applicata la “tariffa” minima nel caso in cui l’attestazione ISEE presenti omissioni o difformità nei dati patrimoniali o reddituali dichiarati.

Coloro che si trovano in questa situazione, può regolarizzare la propria situazione entro il 31 dicembre in una delle seguenti modalità:

  • presentare una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) priva di difformità.
  • richiedere al CAF intermediario la rettifica della DSU con effetto retroattivo, se il CAF ha commesso un errore materiale.
  • presentare documentazione idonea all’Inps per dimostrare la completezza e veridicità dell’ISEE relativamente alle omissioni o difformità.

 

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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