Siamo entrati nel mese di novembre 2023 e, come sempre, è fondamentale conoscere le date dei pagamenti e le informazioni relative all’erogazione dell’assegno unico.
Questo sostegno economico, destinato alle famiglie con figli a carico, rappresenta un importante aiuto economico per molti nuclei familiari in Italia.
L’assegno unico è erogato alle famiglie per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni e senza limiti di età per i figli disabili.
La sua erogazione avviene su base mensile, coprendo il periodo tra il mese di marzo di un anno e il mese di febbraio dell’anno successivo.
Ecco le date di pagamento dell’assegno unico a novembre 2023:
Ricordiamo che l’Inps (Istituto Nazionale di Previdenza Sociale) è responsabile per l’accredito degli assegni unici.
Per i percettori di reddito di cittadinanza, è importante notare che è possibile continuare a ricevere l’assegno unico fino a febbraio 2024 sulla stessa carta Rdc.
Ciò offre un periodo adeguato per comunicare la scelta delle modalità di pagamento dell’assegno unico, senza che ritardi nella presentazione della domanda possano compromettere il diritto.
La misura si basa sull’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), ma è importante notare che può essere richiesto anche in assenza di ISEE, basandosi sui dati dichiarati nella domanda.
L’ISEE che si andrà a richiedere nel 2023 si baserà sulla condizione reddituale e patrimoniale al 2021 e sul nucleo familiare attuale. Ai fini ISEE conta, quindi, il nucleo familiare, ovvero quello che risulta nello Stato di famiglia e vanno inseriti i redditi di tutte le persone conviventi e rientranti nello stesso nucleo.
Il diritto alla prestazione è esteso ai nonni per i nipoti unicamente in presenza di un formale provvedimento di affido o in ipotesi di collocamento familiare.
Qui le soglie ISEE:
Infine, a partire dal mese di novembre, sarà applicata la “tariffa” minima nel caso in cui l’attestazione ISEE presenti omissioni o difformità nei dati patrimoniali o reddituali dichiarati.
Coloro che si trovano in questa situazione, può regolarizzare la propria situazione entro il 31 dicembre in una delle seguenti modalità:
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it